Cos’è lo spermiogramma e perché è fondamentale per la fertilità maschile
Lo spermiogramma è l’esame di laboratorio più importante per valutare la fertilità nell’uomo e consiste nell’analisi del liquido seminale, ovvero lo sperma, al fine di misurare i principali parametri che influenzano la capacità riproduttiva.
Grazie a questo test, il medico può comprendere se la qualità e la quantità degli spermatozoi sono adeguate a consentire il concepimento naturale oppure se sia necessario intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Quando è indicato lo spermiogramma?
L’analisi seminale è consigliata:
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Dopo 12 mesi di rapporti mirati senza concepimento (6 mesi se la partner ha più di 35 anni)
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In presenza di fattori di rischio (interventi testicolari, varicocele, infezioni pregresse)
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Prima di iniziare un ciclo di inseminazione artificiale o FIVET
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In caso di ripetuti aborti spontanei nella partner
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Per monitorare l’efficacia di terapie per l’infertilità
Come si esegue lo spermiogramma?
L’esame si effettua in laboratorio e prevede il rilascio del campione seminale attraverso masturbazione. Alcuni centri specializzati consentono anche la raccolta a casa, purché il campione venga consegnato entro un’ora dalla produzione e mantenuto alla giusta temperatura.
È fondamentale osservare 2–7 giorni di astinenza sessuale prima dell’esame per garantire l’accuratezza dei risultati.
Parametri analizzati nello spermiogramma
Lo spermiogramma misura numerosi parametri secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tra i principali:
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Volume del liquido seminale
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Numero totale di spermatozoi
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Concentrazione spermatica (milioni/ml)
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Motilità (capacità di movimento)
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Morfologia (forma degli spermatozoi)
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Vitalità (percentuale di spermatozoi vivi)
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pH e viscosità del liquido
A volte si associano ulteriori test, come lo spermiocoltura (per rilevare infezioni) o l’indice di frammentazione del DNA spermatico.
Come leggere i risultati: valori di riferimento
I valori normali secondo l’ultima classificazione OMS (2021) sono:
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Volume: ≥ 1,4 ml
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Concentrazione: ≥ 16 milioni/ml
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Motilità progressiva: ≥ 30%
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Morfologia normale: ≥ 4%
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Vitalità: ≥ 58%
Valori inferiori possono indicare condizioni come:
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Oligozoospermia (pochi spermatozoi)
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Astenozoospermia (scarsa motilità)
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Teratozoospermia (morfologia alterata)
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Azoospermia (assenza totale di spermatozoi)
È importante sottolineare che un singolo spermiogramma non è sufficiente per una diagnosi definitiva: si consiglia di ripetere l’esame a distanza di almeno 2–3 settimane.
Fattori che influenzano la qualità del seme
La qualità spermatica può variare nel tempo ed essere influenzata da:
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Stress e stili di vita non salutari
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Fumo, alcol e droghe
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Sovrappeso e sedentarietà
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Esposizione a sostanze tossiche o calore elevato (es. sauna, laptop)
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Alimentazione povera di antiossidanti
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Infezioni, varicocele o alterazioni ormonali
Dopo lo spermiogramma: cosa fare?
Se i risultati risultano alterati, lo specialista in andrologia o medicina della riproduzione proporrà ulteriori indagini o terapie. In base alla diagnosi, si potranno valutare:
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Modifiche dello stile di vita
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Trattamenti farmacologici o integratori
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Correzione di varicocele
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Accesso a tecniche di inseminazione artificiale o fecondazione assistita
Lo spermiogramma è il primo passo per comprendere lo stato della fertilità maschile. È un esame semplice, non invasivo e altamente informativo, che consente di avviare tempestivamente un percorso personalizzato in caso di difficoltà di concepimento.