Affrontare l’Infertilità Secondaria: Cosa Fare Quando il Secondo Figlio Tarda ad Arrivare

Affrontare l’Infertilità Secondaria: Cosa Fare Quando il Secondo Figlio Tarda ad Arrivare

L’infertilità secondaria è l’incapacità di concepire un secondo figlio dopo una prima gravidanza riuscita, nonostante rapporti non protetti per almeno dodici mesi. Questo fenomeno colpisce circa il 6% delle donne in una relazione stabile. Le cause possono essere molteplici: l’età avanzata della donna, complicazioni da un precedente parto vaginale o cesareo, nuove patologie uterine come fibromi o polipi, e infezioni genitali o addominali che non erano presenti durante la prima gravidanza.

È un articolo pubblicato su vanityfair.it a trattare questo delicato argomento dell’infertilità secondaria.

Per diagnosticare l’infertilità secondaria, sono necessari gli stessi esami utilizzati per l’infertilità primaria: esami del sangue e ormonali, spermiogramma, ecografia ginecologica e test per la pervietà delle tube. È essenziale rivolgersi a un ginecologo specializzato in fertilità se il concepimento non avviene dopo un anno di tentativi. Le raccomandazioni includono monitorare l’ovulazione, eseguire esami per valutare la riserva ovarica e, se necessario, considerare la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

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