Clamidia e Fertilità: Rischi, Diagnosi e Impatto sull’Inseminazione Artificiale

Clamidia e Fertilità: Cosa Devi Sapere se Stai Cercando una Gravidanza

Cos’è la clamidia?

La clamidia è una delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) più diffuse al mondo, causata dal batterio Chlamydia trachomatis. In molti casi, è asintomatica e può passare inosservata per mesi o anni. Tuttavia, se non diagnosticata e trattata in tempo, può compromettere seriamente la fertilità sia maschile che femminile.

Clamidia e infertilità femminile

Nelle donne, la clamidia può risalire le vie genitali fino a interessare utero, tube di Falloppio e ovaie. Quando ciò avviene, si può sviluppare una malattia infiammatoria pelvica (PID), una condizione che può causare:

  • Ostruzione tubarica

  • Aderenze pelviche

  • Danni irreversibili alle tube

Questi fattori aumentano il rischio di infertilità tubarica, gravidanze extrauterine e complicazioni nei trattamenti di procreazione medicalmente assistita, inclusa l’inseminazione artificiale.

Clamidia e infertilità maschile

Anche negli uomini, la clamidia può avere un impatto negativo sulla fertilità. L’infezione può provocare infiammazioni come l’epididimite e l’orchite, che possono ridurre la qualità e la motilità degli spermatozoi. Inoltre, un’infezione non curata può danneggiare i dotti deferenti, ostacolando il trasporto degli spermatozoi.

Diagnosi precoce: fondamentale per proteggere la fertilità

Una diagnosi tempestiva è essenziale. La clamidia può essere individuata tramite semplici test su campioni di urine o tamponi vaginali/cervicali. Si raccomanda lo screening soprattutto:

  • In presenza di rapporti sessuali non protetti

  • Prima di intraprendere un percorso di inseminazione artificiale

  • In coppie con storia di infertilità inspiegata

Clamidia e inseminazione artificiale: quali sono le implicazioni?

Per chi si sottopone a inseminazione intrauterina (IUI), FIVET o ICSI, è fondamentale assicurarsi che non siano presenti infezioni genitali attive. La clamidia, anche in forma latente, può ridurre le probabilità di successo del trattamento e aumentare il rischio di complicazioni ostetriche.

Trattamento e prevenzione

La clamidia si cura efficacemente con antibiotici, generalmente azitromicina o doxiciclina. È fondamentale che anche il partner venga trattato, per evitare reinfezioni. La prevenzione passa attraverso l’uso del preservativo e screening regolari.

Se stai pianificando una gravidanza, naturale o assistita, è importante includere anche le infezioni sessualmente trasmissibili nella valutazione della fertilità. La clamidia, spesso silenziosa, può diventare un ostacolo serio al concepimento. Per questo, è consigliabile affidarsi a centri specializzati in medicina della riproduzione, dove vengono eseguiti tutti i test diagnostici necessari per garantire un percorso sicuro e personalizzato.

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