Palermo: negata la fecondazione assistita a un detenuto ai domiciliari
A Palermo, la corte d’appello ha rifiutato la richiesta di un detenuto agli arresti domiciliari di recarsi in un centro clinico per depositare il seme, necessario per procedere con la fecondazione assistita. L’istanza presentata dal detenuto, condannato a cinque anni per tentato omicidio e già recluso per tre anni e sette mesi, è stata respinta con la motivazione che tale esigenza non rientra tra quelle indispensabili per la vita, né rappresenta una questione di salute grave e urgente.
È un articolo pubblicato su livesicilia.it a raccontare questa storia.
Il centro medico situato in provincia di Catania aveva fissato la donazione del seme per il 15 luglio, dichiarandola “indifferibile e urgente” in un certificato. Tuttavia, i giudici hanno considerato che la possibilità di avere figli non costituisce una necessità primaria che giustifichi l’uscita dai domiciliari. L’avvocato difensore, Raffaele Bonsignore, ha criticato la decisione, sostenendo che si impedisce in modo incomprensibile a una coppia di perseguire il desiderio di avere un figlio.
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