Scoperta la Presenza di Microplastiche nelle Ovaie delle Donne Sottoposte a PMA: Un’Urgenza Sanitaria

Scoperta la Presenza di Microplastiche nelle Ovaie delle Donne Sottoposte a PMA: Un’Urgenza Sanitaria

Uno studio recente ha rilevato per la prima volta la presenza di microplastiche nelle ovaie (nei fluidi follicolari ovarici) di donne che si sottopongono alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita). Questa scoperta sottolinea l’emergenza della contaminazione plastica, considerata una minaccia significativa per il patrimonio genetico umano. I ricercatori, guidati da Luigi Montano in collaborazione con varie università italiane, hanno utilizzato metodi innovativi per identificare una media di 2191 particelle di microplastiche per millilitro, con dimensioni medie di 4,48 micron. Le microplastiche, oltre a danneggiare la funzione ovarica attraverso meccanismi come lo stress ossidativo, possono veicolare sostanze tossiche come metalli pesanti e bisfenoli.

È un articolo pubblicato su quotidiano.net a parlare di questo importante studio.

Il tema è stato discusso al 7° Congresso Nazionale della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU), dove è emersa anche la problematica del rinvio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per le cure di PMA, inizialmente previsto per il gennaio 2024 ma posticipato al 2025. Questo ritardo potrebbe ridurre ulteriormente le possibilità di successo dei trattamenti, soprattutto per le donne oltre i trentasei anni, aggravando le disuguaglianze regionali nell’accesso alle cure. In particolare, le coppie del sud Italia affrontano costi elevati per i trattamenti, accentuando la disparità con le regioni del nord dove i trattamenti sono più accessibili.

Per continuare a leggere l’articolo clicca QUI

Related Posts